Io Sono

Più di tre anni fa ho deciso di dare un cambio di qualità allo stile di vita che stavo conducendo: il classico stile di vita che predomina nell’odierna società occidentale, nel quale stress e ansia regnano nella vita di ciascun individuo.

Tale società è incentrata solo sull’apparire: essere belli e in forma, casa e famiglia perfette, lavoro di un certo livello… E’ una società di doveri, competitiva (bisogna sempre essere meglio degli altri), frenetica, “mentalizzata”, sta sempre a pensare: “ruminando” sul passato (pensando a cosa non è andato bene, cosa potevamo fare di diverso) e “rimuginando” sul futuro (pensando di poterlo prevedere o controllare).

L’individuo è perciò tormentato costantemente dal pensiero ossessivo di “acquistare nuove maschere” per emergere a tutti i costi con la paura di non essere accettato dagli altri e di non essere in linea con gli standard imposti. Ovviamente, tutto ciò è dovuto anche dalla tecnologia moderna (mezzi di comunicazione di massa e mezzi di trasporto) la quale, anziché semplificare la vita, ha contribuito enormemente a renderla più frenetica; mediante essa ci siamo creati delle ragioni artificiali per avere fretta. Questo stile di vita frenetico e stressante disconnette totalmente l’individuo dal suo sentire e dalla sua innocenza, manipolandolo e rinchiudendolo in una gabbia fino alla morte.

In poche parole: la società moderna occidentale si sta scavando la fossa da sola! E nonostante non mi identificassi con tutto ciò, io in primis mi stavo scavando la fossa da sola, in quanto ero immersa in questo ritmo frenetico senza prendere azione e responsabilità della mia vita.

A un certo punto però, oberata da questa corsa frenetica, ho sentito una grande forza provenire da dentro di me e gli ho dato il permesso di parlarmi. La mia voce interiore mi ha condotto nell’incredibile inappagabile decisione di rompere le catene che mi stavano strangolando e di andare, per così dire, contro gli schemi, standard e i tabù imposti dalla società (paure, pregiudizi, non normalità, non ordinario, …).

Ho finalmente preso la decisione di lasciare la “zona comfort”, con la sua gigantesca corsa egoica di pura illusione verso la perfezione e accettazione esterna, e sono partita sola per il Centro America avendo come destinazione finale: il ri-incontrarmi!

Andare alla ricerca di chi sono io veramente al di fuori di tutte le etichette imposte: dal mio nome Giorgia, dalla mia nazionalità, dal mio sesso, dalla mia età, dai miei lati positivi e negativi, dal giusto e dallo sbagliato, dal bene e il male… insomma dal condizionamento! Vedere la mia unicità accettandola con tanta compassione e gratitudine.

Questo incredibile cammino di ricerca e autoguarigione mi ha inizialmente addentro nell’esplorazione e nell’integrazione di uno dei potenti motori della vita, la Gioia. Una grande contraddizione presente allora: nonostante Gioia, Gioy o Joy sono soprannomi datomi da amici da sempre, il motore della gioia è stato da me represso per molti anni.

Spinta da una grande motivazione a scoprire e comprendere realmente la Gioia della vita, ho deciso di presentarmi alle persone “sconosciute” che incontravo durante il viaggio con il nome di Joy. Ho messo in gioco e disconnesso Giorgia per un periodo, durante il quale mi sono dedicata all’osservazione, con le dovute distanze, di questa “etichetta Giorgia” per capire i condizionamenti che la stavano possedendo.

In questi anni di ricerca ho finalmente ridato luce alla Gioia di vivere. Joy è diventato un Mantra essenziale nella mia vita: mi ha aiutato e mi sta accompagnando tutt’ora ad andare avanti in questo intenso e fantastico viaggio della vita; mi sta supportando a scavare sempre di più nel mio profondo per liberarmi da tutto ciò che mi impedisce di vivere la preziosità della vita con Gioia.

Sto reintegrando Joy in Giorgia senza dar più alcuna importanza o distinzione all’etichetta nome; Joy è in Giorgia come Giorgia è in Joy, e Giorgia e Joy sono un tutt’uno: semplicemente io sono! Come insegna il grande saggio indiano Ramana Maharashi : “Io sono colui che è”, tale affermazione riflette lo stato che precede il pensiero, l’emozioni e il corpo; “io sono Sat-Chit-Ananda (Essenza-Coscienza-Beatitudine)”, tutto il resto è condizionato, basato sul passato e/o su false credenze che portano fuori dal momento presente: dal qui e ora.

Infatti, la mente con il suo caos di pensieri che “ruminano” sul passato e “rimuginano” sul futuro, ci distrae e non ci lascia spazio di godere il momento presente: “Carpe diem” (correttamente tradotto con “afferra la giornata”).

In questo cammino ho imparato l’importanza fondamentale dell’ “afferrare il presente”: è inutile sprecare la vita cercando di conoscere e determinare il futuro basandoci sul condizionamento passato.

Bisogna essere liberi di gestire la propria vita e assumere responsabilità del proprio tempo; è solo sul presente che si può intervenire e dunque solo sul presente si devono concentrare le proprie azioni, e in ogni propria manifestazione si deve sempre cercare di cogliere le opportunità, le occasioni, le gioie che si presentano oggi, senza alcun condizionamento derivante da speranze ipotetiche o timori ansiosi per il futuro.

Bisogna ricordarsi che ogni giorno è un’incredibile opportunità per sperimentare con innocenza il non conosciuto, per così crescere e maturare. Ritornare ad essere bambini, a riconnettere con la nostra purezza, con la nostra innocenza. Aprirsi a Dio e confidare in Lui in quello che sta passando, per quello che si deve apprendere, senza fare alcun paragone con il passato e senza alcuna aspettativa per il futuro.

Ognuno ha la libertà di riconnettere con il proprio centro, se è ciò che si desidera!

Ognuno è libero di mettersi e mettere in discussione tutto il conosciuto, di prendere azione e responsabilità della propria vita, e di riacquistare fiducia in sé stessi e verso Dio.

In questo viaggio di libertà, di ricerca personale e di autoguarigione mi hanno accompagnato, oltre alla mia forza di volontà e al mio coraggio, due incredibili mondi olistici: quello dello Yoga e quello delle Piante Maestre amazzoniche. Con questi due mondi ho instaurato una profonda relazione di fede, divenendo i miei maestri guida.

Non smetterò mai di ringraziare Dio per l’onore e per la fiducia che mi ha dato e mi sta dando nell’orientarmi in questo incredibile viaggio della vita; come non smetterò mai di ringraziare tutte le persone, i luoghi e le culture che ho conosciuto e grazie alle quali ho potuto maturare. Un ringraziamento speciale sono rivolti all’Ahimsa Yoga Ashram (in Nicaragua) luogo in cui ho potuto consolidare la mia connessione con il mondo dello yoga e al centro Humanidad (Guatemala) nel quale sono entrata in unione con l’incredibile mondo delle Piante Maestre. Humanidad è diventata il mio centro di trans-formazione: la mia crisalide di giorno e il mio cocoon di notte; è diventata parte essenziale nella mia vita, mi sono integrata ad essa, e con essa ho conosciuto l’amore incondizionato (testimonial: Unconditional love). Humanidad, al di fuori di me, è diventata la mia seconda casa.

In questi anni di dedizione totale all’autoguarigione, ho sperimentato e compreso che per cambiare e guarire sé stessi, bisogna intraprendere un percorso spirituale interiore che porta a confrontare te stesso e tutto ciò che conosci.

Percorso opposto a quello che la cultura occidentale odierna ci sta orientando; essa si è smarrita in una realtà esterna troppo razionale, meccanicista e scientifica. L’accumulazione di beni materiali ci è stata imposta come parte esistenziale nella nostra vita, le nostre priorità hanno perso ogni equilibrio e la magia dell’autoguarigione, un tempo conosciuta, è andata dimenticata nel momento in cui si ha attribuito alla scienza il potere di “salvarci”.

Per questo motivo ho deciso di manifestare il mio grande sogno dando alla luce a DETOXIKA con l’intenzione di orientare l’individuo verso un cammino di purificazione e autoguarigione.

DETOXIKA apre il suo cuore a tutti coloro che desiderano disintossicarsi, ripristinando tutto ciò che è stato tolto e aggiunto dalla nascita, mediante un’orientazione non invasiva.

DETOXIKA è orientata verso una disciplina non dogmatica e non ha alcuna affiliazione religiosa o filosofica; offre un approccio olistico alla guarigione amalgamando il mondo della medicina orientale, occidentale e delle piante.

DETOXIKA mira a condividere l’approccio dell’autoguarigione prendendo le distanze dall’odierna mentalità capitalista, dove persino il benessere dell’individuo non viene considerato nella sua totalità ma solo per mera convenienza economica ed egoica, ovvero col solo fine di conseguire vantaggi economici e sociali.

La scienza con la sua medicina moderna sintomatica si limita a sé stessa quando si impone con presunzione come unico dottore accessibile alla guarigione dell’individuo senza mai considerare il potere dell’auto-guarigione: ognuno è il dottore di sé stesso.

“Il dottore del futuro non darà medicine, ma invece motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.”

Thomas Alva Edison


Albert Einstein affermava che per compiere guarigioni miracolose si deve ancora una volta accedere ai regni spirituali e al potere divino:

“La più bella e profonda emozione che ci è dato sperimentare è l’esperienza mistica. E’ questo che dà potere ad ogni autentica scienza.”

Albert Einstein

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DETOXIKA assume le veci di una madre guerriera accogliendo a braccia a parte tutti coloro che sono interessati ad intraprendere un cammino di purificazione e liberazione, supportando il processo di autoguarigione e la rinascita individuale.

DETOXIKA

DETOXIKA ha come obiettivo l’autoguarigione del corpo, della mente e dello spirito; è orientata all’individuo e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al sistema e non all’organo, al riequilibrio invece che alla cura…