Kambò

Cos’è Kambò?

Kambò (nome scientifico Phyllomedusa Bicolor) è una rana originaria dell’Amazzonia, chiamata anche con i nomi Campu, Sapo o Vaccino della foresta.

Per estensione con il termine Kambò ci si riferisce anche alla medicina ed alla secrezione gelatinosa prelevata dalla pelle della rana Phyllomedusa Bicolor. Questa secrezione gelatinosa è ricca di peptidi e amminoacidi ed è utilizzata da migliaia di anni da molte tribù della foresta amazzonica come medicina tradizionale.

Molte tribù amazzoniche considerano questa gigantesca raganella verde “il Re della foresta“, grazie alla sua potente secrezione ha pochissimi predatori naturali, e se un serpente prova ad ingoiarlo è costretto a sputarlo immediatamente in quanto è difficile da digerire. Inoltre, gli scienziati non sono in grado di secernere questa rana dalla giungla; se messo in cattività Kambò si protegge mediante la non produzione della sua secrezione gelatinosa ricca di proprietà terapeutiche.
“Il Re della foresta” è in unione completa con lo spirito della giungla.

Tradizionalmente Kambò è usato per diversi scopi terapeutici quali: difendersi dai morsi di serpente, sconfiggere la malaria, la febbre gialla e altre malattie epidemiche, aumentare la fertilità, ridurre i dolori muscolari e l’infiammazione, curare infezioni virali e batteriche.

Inoltre i cacciatori delle tribù amazzoniche usano Kambò prima delle loro battute di caccia nella foresta, che loro chiamano “la caccia magica”. Grazie al Kambò la forza interiore, la resistenza, la velocità e la chiarezza mentale aumentano, mentre l’odore umano diminuisce diventando più terroso: il cacciatore diviene così invisibile alla sua preda.

Un altro interessante uso tradizionale di questo medicinale è a livello spirituale: Kambò è usato come un potente purificatore per sbarazzarsi del “panema“, il quale si traduce in energie oscure, pesanti o negative che si manifestano come sfortuna, stanchezza, pigrizia e depressione. Grazie alla purificazione del “panema” una persona riconquista la sua libertà e il suo centro, lasciando andare la sensazione di essere impotente di fronte pensieri, emozioni ed abitudini malsane. In altre parole, la medicina Kambò “spazza” via tutte le energie negative fisiche e/o mentali che negano una vita equilibrata e pacifica.

Durante il trattamento, Kambò entra nel corpo attraverso il sistema linfatico, scansiona e codifica il campo energetico con la sua medicina, con la sua intelligenza: allevia e inizia ad operare dove c’è un blocco, esattamente laddove ce n’è bisogno; Kambò allevia il corpo da ciò di cui non ha più bisogno, lo guarisce mentre viaggia attraverso di esso, per poi uscire dal corpo lasciandolo riposare.

Il processo di guarigione che si innesca è diverso per tutti, e il trattamento deve essere prolungato o intensificato di conseguenza.

Personalmente, l’esperienza con Kambò può essere descritta come una vera rinascita, come camminare attraverso un portale dopo il quale non sei più lo stesso. Kambò aiuta a riaccendere il proprio coraggio e a riconoscersi a un livello più profondo; Kambò aiuta a lasciar andare tutti gli ostacoli che impediscono al singolo individuo di avere amore nella propria vita.

Peptidi Magici

Lo scienziato italiano Vittorio Erspamer dell’Università degli Studi di Roma è stato il primo ad esaminare Kambò in laboratorio. Questo scienziato è stato nominato due volte per il premio Nobel e fu anche il primo ha scoprire il ben conosciuto neurotrasmettitore denominato Serotonina. Erspamer concluse che la secrezione di Phyllomedusa Bicolor – la rana Kambò – contiene un fantastico cocktail di sostanze con una vasta potenzialità di applicazioni mediche, non comparabili a nessun altro anfibio. Le sue scoperte portarono grande attenzione all’area dei peptidi i quali per la prima volta diventarono di risalto per il campo medico.

I peptidi Kambò scoperti da Erspamer innescano una serie di reazioni chimiche benefiche nel corpo umano. Questi hanno la capacità, a differenza di altre sostanze naturali e farmaceutiche, di attraversare la barriera emato-encefalica, consentendo di raggiungere livelli profondi del corpo e fornire supporto che sarebbe altrimenti difficile da apportare. Le cellule umane si aprono alle proprietà benefiche del Kambò a differenza di molte altre sostanze che vengono filtrate ed eliminate dall’intelligente sistema di difesa del corpo umano.

“Tra le diverse decine di peptidi trovati nella secrezione del Kambò, fino al sette % sono bioattivi” cioè causano delle reazioni chimiche nel corpo umano legandosi a recettori situati nel cervello. Questi peptidi svolgono funzioni come gli ormoni mentre altri provvedono supporto ai processi vitali delle cellule.

Finora, i ricercatori hanno trovato nove peptidi bioattivi che hanno un potente effetto sui muscoli del tratto gastrointestinale, sulla secrezione gastrica e pancreatica, sulla circolazione sanguigna, sulla stimolazione della corteccia surrenale e sulla ghiandola pituitaria.


I maggiori peptidi identificati nella secrezione Kambò includono :

  • Dermorfina: nella famiglia dei peptidi Sauvagine, Dermorfina ha un effetto simile agli oppiacei sui recettori µ- oppioidi, ha proprietà antidolorifiche circa 30-40 volte più forte della morfina.
  • Dermaseptine: ha una potente attività antimicrobica contro batteri, lieviti, funghi, protozoi e virus con involucro che spesso sono i responsabili di gravi infezioni opportunistiche, che accompagnano la sindrome da immunodeficienza e l’utilizzo di agenti immunosoppressori.
  • Dermaseptine B2/Adenoreguline: peptide con 33 aminoacidi che lavora nel corpo umano attraverso i ricettori diadenosina. Questo peptide antimicrobico è efficace nella morte di certi tipi di cellule cancerogene. Alcune ricerche dell’Università di Queens, a Belfast, di recente hanno vinto un prestigioso premio per il loro lavoro innovativo con il cancro e Kambò.
  • Phyllocaerulein: un antidolorifico naturale che modifica la sazietà e la sedazione, riduce la pressione sanguigna e influisce sulla termoregolazione.
  • Phyllomedusin: questo neuropeptide è un potente vasodilatatore che produce contrazione nella muscolatura liscia e aumenta le secrezioni di tutto il tratto gastrointestinale come le ghiandole salivari, lo stomaco, l’intestino tenue e crasso, il pancreas e la vescicola biliare. Questo peptide è il responsabile principale della profonda purga (espulsione di tossine dall’organismo) che produce la somministrazione del Kambò.
  • Phyllokinina: è un neuropeptide e un potente vasodilatatore che provoca una riduzione duratura della pressione sanguigna.
  • Tryptophyllins: questo peptide è molto potente contro il lievito candida albicans, ed è oggetto di ricerca per terapia cardiovascolare, antinfiammatoria e antitumorale.

Questi biopeptidi hanno suscitato un enorme interesse scientifico e molti di essi sono stati sintetizzati con successo in laboratorio e brevettati, però fino ad ora ancora non sono state usate nessuna di queste molecole nella pratica clinica. La ricerca sui componenti del Kambò continua a evolversi per trovare applicazioni cliniche nel mondo della medicina e della farmacologia, e nello studio di nuovi meccanismi di azione della nostra biologia umana.

In migliaia di anni, le tribù amazzoniche hanno utilizzato e beneficiato di questo magico cocktail secondo le loro ancestrali tradizioni, le loro intuizioni e la loro magia.
Adesso tocca a noi, oltre la nostra cultura razionale e scientifica e da lei accompagnati e appoggiati, accogliere a braccia aperte questo incredibile regalo della natura ricevendo e apprendendo tutti i suoi benefici, trattandolo sempre con cautela e senza mai mancargli di rispetto.
Kambò è prima di tutto uno “Spirito della foresta”, per questo motivo deve essere trattato con cautela e rispetto. Danneggiare la rana significherebbe offendere lo Spirito dell’animale e causare grave disgrazia all’equilibrio naturale della foresta. Il male procurato ad un animale della foresta si ripercuoterebbe inevitabilmente su chi l’ha fatto.

Benefico Strumento di Guarigione

Kambò (o Sapo), con i suoi biopeptidi magici, è un incredibile Strumento di Guarigione che funziona a livello fisico, emozionale, mentale, energetico e spirituale.

Da migliaia di anni è utilizzato come intervento “Detox” con scopi curativi e purificanti del corpo fisico, sottile e spirituale.

Anche se non esistono studi clinici che confermino in modo definitivo l’efficacia di Kambò, molte ricerche hanno evidenziato che i biopeptidi del Kambò hanno una vasta gamma di potenziali usi terapeutici includendo:

  • Depressione
  • Potenziamento del sistema immunitario
  • Disintossicazione profonda degli organi
  • Ripristino Cellulare
  • Antibiotico
  • Antidolorifico e Antinfiammatorio
  • Emicrania
  • Problemi di circolazione sanguigna
  • Malattie degli organi
  • Problemi agli occhi e alla pelle
  • Regola il ciclo mestruale
  • Rimozioni di blocchi energetici
  • Armonizzazione dei chakra
  • Attivazione del potere di autoguarigione
  • Regola il ciclo sonno-veglia
  • Aumenta la fertilità

Le persone che ricevono regolarmente questo “vaccino naturale” – come anche viene spesso chiamato – hanno meno probabilità di ammalarsi e hanno molta più energia per affrontare la giornata.
Kambò ripristina l’equilibrio naturale e il rafforza il sistema immunitario prevenendo l’insorgenza di disturbi dovuti dai diversi virus.

In altre parole, i magici biopeptidi del Kambò aiutano a purificare il corpo dai depositi lasciati nelle cellule come anche a potenziare le sue naturali funzioni biologiche.

I trattamenti Kambò hanno degli effetti a breve e lungo termine.

Peter Gorman nel suo articolo “Making Magic” scrive: “a breve termine gli effetti sono uno stato di allerta, buon umore, maggiore resistenza alla stanchezza, alla fame e alla sete”. Altri effetti immediati riscontrabili sono una elevata capacità di concentrazione, un aumento di energia, una chiarezza mentale, un senso di calma e di leggerezza e tutto diventa più facile da gestire. Questi effetti possono durare per diversi giorni o anche settimane.

Mentre gli effetti a lungo termine sono la resistenza alla fatica, il rafforzamento del sistema immunitario con la stimolazione dei sistemi di difesa del corpo alle sue funzioni naturali; vi è perciò un miglioramento delle proprie condizioni di salute.

Einstein una volta disse che normalmente l’essere umano utilizza solo il 10% delle sue potenzialità. Con Kambò vi è la possibilità di risvegliare il potenziale naturale del corpo.

L’elemento con cui questa medicina è collegata è il fuoco. La combinazione di fuoco e acqua (ingerita prima della somministrazione del Kambò) provoca una trasformazione alchemica. Attraverso un processo di combustione interna, tossine depositate a lungo nel corpo vengono espulse insieme all’acqua ingerita. È un processo di disintossicazione che non funziona solo a livello fisico ma anche a livello spirituale.

In termini spirituali, Kambò aiuta l’essere umano ad affrontare e a rilasciare i blocchi tossici repressi nel suo campo energetico riallineandolo. Kambò stabilisce un riallineamento dei chakra, marca una riorganizzazione fisica e psicologica, liberando la persona dal “panema” (energie negative) che lo rendono schiavo di abitudini alimentari malsane, pensieri ed emozioni negative. Grazie a Kambò le persone diventano più consapevoli di loro stesse e hanno l’opportunità di cambiare le proprie abitudini alimentari e modi di pensare malsani.
Kambò aiuta anche a rompere gli schemi emotivi e comportamentali che portano all’uso di sostanze stupefacenti o alcol, portando l’individuo in uno stato di pace profonda per vivere la vita con naturale spontaneità e autenticità.

DETOXIKA tiene a precisare che nonostante si utilizza il termine medicina associato al Kambò, in realtà bisogna capire che non funziona come una medicina classica. Infatti, Kambò ristabilisce il funzionamento naturale degli organi, il sistema endrocrino e il sistema immunitario. Il corpo riceve perciò la possibilità di guarire non tramite un agente esterno, come i classici medicinali, ma da se stesso. Kambò offre a ciascun individuo la possibilità di autoguarirsi.

Scoperta Kambò

Nel profondo dell’Amazzonia vive una tribù di indigeni chiamata Kaxinawá e una loro leggenda rivela la scoperta del Kambò. Nella loro narrazione, il villaggio si era ammalato e il medico della tribù Kampu aveva provato tutte le sue familiari medicine della giungla senza però aver alcun successo. Disperato, Kampu andò nella giungla e si sedette in isolamento bevendo Ayahuasca, Pianta di Madre Terra e Pianta Maestra per eccellenza, e chiedendo alla pianta madre di aiutarlo nella sua missione di salvare la sua tribù.

L’Ayahuasca mostrò a Kampu la medicina Kambò con le sue proprietà curative e come usarla. Kampu ricevette, tramite le sue visioni, il messaggio di trovare una rana in particolare, tra le centinaia di specie di rane originarie dell’Amazzonia. Gli è stato mostrato anche come chiamare la rana, come raccogliere la sua secrezione lattea e come applicare Kambò al corpo umano affinché la sua tribù guarisse. Finita la sua cerimonia solitaria, Kampu ritornò al suo villaggio e iniziò ad usare la sua nuova e ispirata conoscenza per guarire la tribù con questa nuova divina intelligente medicina Kambò.

Il nome Kambò deriva da questo dotato sciamano Kampu: attraverso l’uso e lo spirito di Kambò lo spirito di Kampu continua a vivere.

In alcune tribù indigene, Kambò viene somministrato ai bambini dopo aver compiuto i 2 anni di età o subito dopo aver lasciato la fase di allattamento. Tutto il villaggio riceve Kambò; è il loro modo di vivere, la loro medicina insieme a una dieta sana ed equilibrata.




Strumenti di Guarigione

CDS

Soluzione Minerale per la Disintossicazione dell’Organismo

DMSO

Per una Profonda Rigenerazione e Rapida Regolazione Naturale del Corpo

Kambò

Strumento di Guarigione con il quale il Corpo ha l’Opportunità di Curarsi

Rapé

Polvere Sacra che Libera la Mente Aprendo i Canali del Cuore

Sananga

a Pianta Indigena che Cura gli Occhi e Riapre l’Energia Oculare